Agli inizi del Seicento, il consigliere di Filippo IV, il conte-duca de Olivares, stabilì che la grande area disabitata a est del centro di Madrid era il posto adatto per la realizzazione di un grande palazzo circondato da terreno ricreativo per le persone della corte. Nacque così il progetto del Parque del Buen Retiro, un’area verde di ben 120 ettari di estensione che costituisce oggi un prezioso polmone verde per la città. Del complesso originario sono giunti fino a noi, oltre ovviamente ai giardini, soltanto il Casón del Buen Retiro, originariamente la sala destinata ai balli di gala, e il Salone dei Regni, che ospita oggi il Museo dell’esercito. Nel corso degli anni altri edifici si aggiunsero, tra cui la Fabbrica Reale di porcellane, per la quale Carlo III portò da Napoli maestranze specializzate e persino argilla di Capodimonte, e un osservatorio astronomico voluto da Carlo IV. Il parco, passato al Comune di Madrid dopo la rivoluzione del 1868, svolge da allora egregiamente la funzione di area di verde pubblico a disposizione della città ed è una delle mete preferite dai madrileni per il paseo domenicale. Tra le aree verdi vale la pena di ricordare il giardino alla francese Parterre e il roseto Cecilio Rodríguez, intitolato a un capo giardiniere del Comune di Madrid, morto nel 1953. Da non perdere lo stupendo Palacio de Cristal e il Palacio Velázquez, dove vengono organizzate mostre d’arte permanenti del Centro de Arte Reina Sofia. È anche possibile fare una gita sul lago artificiale del parco, l’Estanque, noleggiando una barca sotto il monumento di Alfonso XII e, nella parte sud del parco, vedere l’unica statua pubblica al mondo dedicata a Lucifero : El Angel Caída.